Rainbowfish in Italia - In dettaglio
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Testi di Danilo Rotatori

Melanotenia Boesemani


Di sicuro il più conosciuto fra i rainbowfish: la colorazione delle boesmani è la più caratteristica fra i melanotenidi, con metà del corpo blu e il resto rosso o arancione, a seconda delle razze.
Gran parte degli esemplari in vendita in Europa sono discendenti dei pesci importati da Heiko Bleher in seguito a una spedizione con Gerald Allen in Nuova Guinea. Le Boesemani sono pesci originari dei laghi della regione Ajamaru, in Nuova Guinea: sono abituate a vivere in acque ricche di vegetali e si riuniscono in banchi. In cattività le Boesemani possono raggiungere i 20 centimetri di lunghezza (se l’acquario è sufficientemente spazioso) e i dieci anni di età: i maschi invecchiando presentano un corpo più spesso, che fa ancora più risaltare i loro colori. Le femmine sono molto meno appariscenti dei maschi e mantengono la struttura del corpo ‘allungato’ anche in età avanzata. Il nome ‘Boesemani’ è stato attribuito in onore del Dottor Marinus Boeseman, curatore dei pesci in un museo Olandese. Per mantenere la fantastica colorazione è importante variare la dieta delle Boesmani allevate in acquario. Quando si vuole acquistare un esemplare bisogna tener conto che un esemplare adulto può costare molto, e questo è giustificato dalla lentezza della crescita degli avannotti. Io preferisco comprare esemplari giovani, poco appariscenti di certo, ma che, se ben allevati, possono vivere tranquillamente 7-8 anni. Come tutti i melanotenidi le Boesmani sono estremamente resistenti, e possono vivere in ogni acquario di comunità.

Melanotenia Praecox


Un altro rainbowfish che sta rapidamente conquistando posto negli acquari è la melanotenia Praecox, chiamato Neon rainbowfish. Questo melanotenide può raggiungere una lunghezza massima di 8 cm e per questo motivo viene accolto negli acquari di comunità anche di chi non è appassionato di pesci australiani.
Le praecox sono originarie della rete fluviale della regione di Irian Jaya, in Nuova Guinea. I maschi presentano un colorazione azzurra con riflessi lungo il corpo, mentre le pinne sono rosse: durante il corteggiamento il dorso diventa dorato. Le femmine hanno il corpo celeste e le pinne arancioni o gialle.
Anche per questa specie si manifesta l'ispessimento del corpo degli esemplari più vecchi, in particolare dei maschi.
La luce che forse meglio evidenzia i fantastici colori delle Praecox è la luce indiretta: spesso, quando ho le luci dell'acquario spento e filtra la luce solare vedo le Praecox risaltare come lampadine nel mio acquario. Le praecox depongono praticamente tutti i giorni e le femmine possono produrre fino a 40 uova giornaliere.
Tra tutti i melanotenidi le Praecox sono particolarmente sensibili all'accumulo di sostanze inquinanti nell'acquario e quindi consiglio di effettuare un cambio parziale d'acqua a settimana

Melanotenia Parkinsoni

Anche le melanotenie ParKinsoni sono originarie della Papua Nuova Guinea, dove popolano fiumi e piccoli torrenti, che spesso in inverno si prosciugano. Scoperte per la prima volta da Gerald Allen questo melanotenide è fra i più grandi della famiglia (raggiunge tranquillamente i 15 cm) e può presentare delle differenti colorazioni a seconda della zona di origine. Come le Boesemani anche le Parkinsoni hanno una parte del corpo colorata differentemente dall'altra, ma in questo caso il disegno non è regolare: i maschi di Parkinsoni difatti hanno le pinne e alcuni punti della parte posteriore del corpo colorati di un arancione intenso (anche se esistono alcuni esemplari che sono gialli).
Diversamente da altri melanotenidi gli esemplari adulti non si ispessiscono, ma mantengono un corpo abbastanza allungato e anche in questo caso le femmine sono molto meno colorate dei maschi. Le Parkinsoni (chiamate così in onore di uno studioso che ha spesso accompagnato Allen nelle sue spedizioni) hanno una crescita molto lenta e da piccole sono insgnificanti, visto che sono grigie con solo un accenno di arancio sulle pinne: se si ha la pazienza di comprarle in quel momento si può risparmiare molto e soprattutto si può sfruttare l'occasione, visto che non sono molto diffuse in commercio ( io le ho trovate solo sulla Prenestina da Aquaplanet...Alessandro ringraziami per la pubblicità!).

Melanotenia Lacustris

Devo dire che presento una foto che non rende onore a questo melanotenide, che ho a lungo sottovalutato e non capivo perché il mio amico Gilberto insistesse tanto per comprarle...poi ho visto alcune foto di maschi adulti di lacustris ed ho iniziato a ossessionare il buon Gilberto perché le trovassimo.
Questo melanotenide vive solo nel lago Kubutu, un lago vulcanico lungo 20 KM e largo 3, situato in Papua Nuova Guinea. Le lacustris possono assumere colori che hanno tutte le tonalità del celeste, azzurro e turchese nella parte superiore del corpo, mentre quella inferiore può essere bianca o gialla. Il dimorfismo sessuale in questo caso non si manifesta in una differente colorazione bensì nello spessore che assume il corpo dei maschi, che diventano dei veri e propri dischi ( soffriranno di crisi d'identità e penseranno di essere dei Discus?!): a questo punto i maschi sono davvero magnifici...ma purtroppo la crescita di questi animali è tremendamente lenta.
Le lacustris possono raggiungere i 12 cm, ma fra tutte le melanotenie che allevo queste sono in assoluto quelle che crescono più lentamente e che soffrono maggiormente di malattie alle mucose, quindi per ora gli esemplari fantastici li ho visti solo in foto!

Melanotenia HerbertAxelrodi


Senza alcun dubbio questo è potenzialmente uno dei pesci più appariscenti della famiglia: difatti un maschio adulto, non ibridato, di melanotenia Herbertaxelrodi ha il corpo giallo, con la banda centrale blu, le pinne rosse e il dorso diventa di un vivo azzurro durante il corteggiamento.
Purtroppo gli esemplari che spesso arrivano nei negozi sono frutto di incroci o riproduzioni fra consanguinei, e quindi hanno perso parte del colore originario: nonostante tutto io consiglio di provare a prenderli, visto che rimangono esemplari molto belli..
Anche le Herbertaxelrodi sono originarie della Nuova Guinea, in particolare vivono solo nel lago Tebera. Nel 1980 Gerald Allen fu contattato dal dottor Herbert Axelrod che aveva catturato uno strano rainbowfish nelle acque di questo lago: Allen riconobbe che si trattava di una nuova specie e la chiamò M.Herbertaxelrodi in onore dello scopritore..
Rispetto ad altri melanotenidi le Herbert sono di taglia minore, visto che raggiungono al massimo i 12 centimetri di lunghezza e gli esemplari adulti non tendono ad ispessirsi come altri rainbowfish..
Ci sono alcune trifasciate che presentano una colorazione molto simile alle Herbert, ma la conformazione e le dimensioni sono differenti, visto che le trifasciate tendono a sviluppare una gobba prominente: da un punto di vista geografico inoltre le Trifasciate sono indigene dell'Australia, mentre le Herbert popolano solo il lago Tebera della Papua Nuova Guinea

Bedotia Geayi

Gli unici rainbowfish che non vivono in Oceania sono i Bedotia. I Bedotya sono un genere della famiglia degli Aterinidi che riunisce diverse specie, che hanno sviluppato una colorazione differente a seconda del torrente di origine: il più conosciuto e diffuso nei nostri negozi è il Bedotia Geayi..
Questo pesce ha un corpo completamente differente rispetto ai melanotenidi australiani, visto che ha un sagoma molto allungata, che ricorda quella di un Killi. Il corpo è bianco con alcune scaglie dorate, le pinne sono nere e nei maschi le terminazioni delle pinne sono rosse. Questo pesce può raggiungere i 15 cm di lunghezza ma già esemplari di 3 cm iniziano a deporre..
Rispetto ad altri rainbowfish i Bedotia depongono meno uova al giorno ( al massimo una decna) ma le uova sono più grandi, così come più grandi sono gli avannotti che ne escono dopo 8 giorni. La crescita dei piccoli è molto veloce e dopo 2 mesi è già possibile vedere il rosso delle pinne dei maschi. Rispetto ad altri melanotenidi i Bedotia sono più sensibili alle variazioni dei nitrati nella vasca e prediligono temperature più basse, possibilmente attorno ai 22 gradi, visto la loro origine è legata ai torrenti montuosi del Madagascar..
Ultimamente anche questi pesci sono stati aggiunti alla lista dei pesci a rischio, a causa della devastazione dei territori di origine, e quindi un loro corretto allevamento è ancor più importante.

Melanotenia splendida australis

Le melanotenie splendida australis presentano una grande varietà di colori, a seconda delle diverse regioni d'origine dell'Australia. In Italia è reperibile solo la razza rappresentata nella foto. Il corpo di questi pesci è solcato da linee blu metalliche, alternate a grigio che risaltano soprattutto se il pesce è sottoposto a una luce indiretta, e l'effetto cromatico è molto bello, soprattutto nel caso dei maschi, che presentano le pinne di un bel rosso. Se la vasca lo permette questi pesci possono raggiungere i 15 cm di lunghezza.

Glossolepis incisus

Ed ecco un altro dei rainbowfish più famoso e conosciuto, oltre ad essere fisicamente uno dei pochi quasi sempre presente nei negozi di acquariofilia.
Il Glossolepis incisus è famoso per la sua livrea che, nel caso dei maschi, varia dall'amaranto fino al rosso vivo in caso di corteggiamento della femmina: in questo caso il dorso del pesce risplende di un giallo-oro intenso. il dismorfismo sessuale è in questo caso molto accentuato e le femmine sono molto meno appariscenti, essendo argentate.
Questo è stato uno dei primi rainbowfish collezionati, visto che già agli inizi del secolo il tedesco Max Weber riportò alcuni esemplari in patria, ma l'allevamento e la definizione della specie ha dovuto aspettare il 1973, quando Werner riportò alcuni incisus vivi. Il glossolepis incisus, conosciuto come salmone rosso, è originario della Papua Nuova Guinea indonesiana, la regione di Irian Jaya e vive solo nel grande lago Sentani e nei suoi tributari. Per apprezzare al meglio la colorazione di questo pesce bisogna mantenere almeno una femmina in vasca: se si vuole effettuare la riproduzione si potrà notare che questo melanotenide è molto abbondante nelle deposizioni. Mi ripeterò dicendo che come tutti i melanotenidi questo pesce è molto resistente, e leggendo le caratteristiche del lago Sentani si capisce anche il perché: questo lago presenta delle differenze incredibili nei valori dell'acqua fra inverno ed estate, visto che la profondità può variare di ben sei metri! In natura i Glossolepis Incisus si radunano attorno ai tronchi sommersi e alla vegetazione acquatica e i maschi si affrontano in duelli. Proprio i maschi vengono catturati dalla popolazione locale, lasciati essiccare e sono venduti ai turisti.

Perché evitare gli incroci


I diversi generi di rainbowfish sono strettamente imparentati fra loro e se tenuti nello stesso acquario sicuramente daranno origine ad incroci. Come detto la grande differenziazione dei rainbowfish è dovuto all'isolamento in cui le diverse specie si sono sviluppate, ma se tenute nello stesso acquario questo isolamento cade.
Si può essere o meno d'accordo sulla criminalizzazione che viene fatta dal generare ibridi in acquario: in una mailing list australiana a cu sono iscritto spesso si invita a sopprimere gli ibridi.

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Sinceramente non me la sento di eliminare alcun pesce, però penso sia importante limitare gli incroci per cercare di salvaguardare il patrimonio genetico di questi pesci, molti dei quali stanno vedendo distrutto il loro habitat e vivono sempre più solo in acquario..
Sicuramente vi capiterà di comprare degli ibridi, anche senza volerlo, visto che talvolta può capitare di vedere un pesce 'strano' in una vasca di un piccolo negozio e lo si può prendere sperando di aver trovato finalmente un melanotenide che ancora non aveva raggiunto il nostro paese: talvolta ci potrà dire bene mentre talvolta ci potremo ritrovare un ibrido in acquario..
Da parte mia sono stato fortunato nell'acquistare delle parkinson, ma ho comprato anche quello che viene chiamato 'Red Boesemani' o 'Red Baron', il risultato dell'incrocio fra Boesemani e Incisus. Tale esemplare, ormai diffusissimo, ha la caratteristica di crescere molto velocemente, raggiunge delle dimensioni considerevoli (20 cm), presenta colori molto cangianti ed è molto attivo: non lo farò riprodurre però devo ammettere che è un bel pesce: della stessa opinione non sono gli australiani, che chiamano questo 'il pesce della vergogna'

Pesci a rischio

Ci si può domandare perché accanirsi in questo modo contro gli ibridi?.
Come detto ogni genere differente è originari di un habitat ben specifico : Le Incicus vengono dal lago Sentani, le Lacustris dal lago Kutubu, ecc e quindi le modifiche a tali habitat possono mettere in crisi l'esistenza stessa dei pesci. Il caso più emblematico è quello del Glossolepis Wanamensis, pesce originario del lago Wanam: questo spettacolare rainbowfish, che assume colori che vanno dal giallo al verde, è oggi considerato un pesce a rischio, perché la popolazione umana attorno al lago è aumentata molto negli ultimi anni, con conseguente inquinamento del lago e soprattutto a causa dell'inserimento di pesci non indigeni, di maggior valore commerciale..
La popolazione dei Wanamensis è diminuita drasticamente e soprattutto i giovani esemplari non riescono a crescere..
Heiko Bleher è stato il primo ad evidenziare la diminuzione dei melanotenidi in quel lago ed è riuscito a far partire un progetto per la salvaguardia di tale specie. Difatti Bleher è riuscito a catturare solo 70 adulti e non c'era più alcuna traccia dei milioni della sua visita precedente, dieci anni prima.( Se volete saperne di più selezionate Lake Wanam Management Project sul sito ANGFA..
Quindi grande importanza hanno assunto anche gli esemplari allevati in cattività, anche se l'impoverimento genetico deve essere evitato, magari scambiando esemplari con altri allevatori..
Invece le Melanotaenia Eachamensis è praticamente estinta nel suo habitat naturale e continua a esistere solo negli acquari degli appassionati..
Alla luce di questi fatti penso che l'attenzione degli australiani perché si evitino incroci non è completamente assurdo!

Un compagno ideale:PHENACOGRAMMUS INTERRUPTUS

Questo non è un melanotenide, ma io adoro questo pesce e lo consiglio a tutti gli acquariofili, per sua bellezza e per la sua tranquillità: inoltre questo è un compagno ideale per i rainbowfish, visto che ha un comportamento molto simile..
Originario dello Zaire, Il Phenacogrammus presenta un notevole dimorfismo sessuale, con i maschi che sfoggiano delle pinne molto sviluppate, oltre ad una livrea accesa che varia dal celeste al turchese, dal verde al bianco. I maschi completamente sviluppati sono però molto costosi, quindi io consiglio di comprare 4 o 5 esemplari di 4 centimetri in modo tale da formare un piccolo branco e di ottenere begli esemplari a prezzi accessibili..
Oltretutto esemplari che hanno raggiunto il massimo della livrea e delle dimensioni (12 cm) risultano spesso meno fertili di individui più giovani..
Anche il Phenacogrammus si adatta benissimo a temperature che variano dai 22 ai 28 gradi, accettano sia mangime in scaglie, sia zucchine lesse e cibo vivo: per mantenere il pesce al top della colorazione è come al solito fondamentale variare l'alimentazione!.
Anche i Phaenacogrammus 'sparpagliano' le uova nella vasca e il maschio corteggia la femmina correndole dietro nella vasca e affiancandola per fertilizzare le uova, che vengono immediatamente predate dai genitori. Personalmente sono solo riuscito a prelevare le uova, che sono molto grandi, ma non ho mai avuto nascite, e su internet ho visto che anche altri allevatori hanno trovato molte difficoltà..
Diversamente dai rainbowfish questi pesci non depongono giornalmente e devono essere completamente sicuri nel loro ambiente, quindi è fondamentale allestire un acquario per la riproduzione, con un branco numeroso. Le deposizioni avverranno principalmente alle prime luci della mattina.

 

 

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    Playfish era un foglio di informazione acquariofila, pubblicato gratuitamente a cadenza irregolare fino al 2009 da appassionati provenenti da varie associazioni italiane. 
    Qui potete trovare tutti i numeri di Playfish usciti, gli speciali in collaborazione con altre associazioni hobbistiche e i calendari con le più belle foto scattate dai soci di tutte le associazioni italiane.

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