Testi & Foto : Emiliano Della Bella e Fabio Palmieri
Questa guida è un progetto CIR, realizzato in collaborazione fra due soci che sono grandi appassionati di piante acquatiche, Emiliano aveva già tenuto una relazione con l'allestimento "live" di un acquario per piante, durante tale allestimento aveva illustrato, tra l'altro, il concetto di Sezione Aurea, ripreso ed utilizzato per la realizzazione del layout dell'acquario qui descritto.
Introduzione
Fabio ed Io vi mostreremo come allestire semplicemente un acquario. Abbiamo iniziato ponendoci alcuni obiettivi:
1) Creare un layout semplice
2) Rispettare per quanto possibile la sezione aurea
3) Usare piante di facile reperibilità e di facile coltivazione
4) Dalla somma dei primi tre punti, mostrare come si possa creare un
bell'acquario senza essere dei guru dell'acquariofilia.
Partiamo dalle piante
Ebbene si.
La prima cosa nel pensare e creare un acquario, è la scelta delle piante.
Questa infatti ci indirizzerà sulle scelte di altri due punti fondamentali: la luce ed il fondo.
Le piante che abbiamo utilizzato in questo layout sono volutamente piante "facili" cioè sia di facile reperibilità nei negozi, sia facili da mantenere; per l'occasione abbiamo utilizzato:
Cryptocoryne wendtii green
Vallisneria gigantea
Cabomba caroliniana
Bacopa caroliniana
Vesicularia dubyana (Muschio di Java)
Nello specifico noteremo che le prime due piante (Cryptocoryne e Vallisneria) sono delle piante con uno sviluppato apparato radicale, le seconde due (Cabomba e Bacopa) sono definite invece "piante a stelo", piante cioè, che assumono la maggior parte dei nutrienti dall'apparato fogliare.
Generalmente le piante a stelo sono delle ottime piante per aiutare un acquario ad avviarsi e maturare nel più breve tempo possibile, sono inoltre delle piante "veloci", la loro crescita è cioè molto veloce (anche alcuni centimetri al giorno) ed aiutano non poco a tenere il livello di nutrienti (Nitrati NO3 e Fosfati PO4) sotto controllo e quindi inibire una crescita algale indesiderata.
Le Cryptocoryne e la Vallisneria sono invece piante che hanno bisogno di un
discreto strato di ghiaietto in cui affondare le proprie radici, le Cryptocoryne emettono degli stoloni sotterranei che poi emergono a formare una nuova pianta.
Il fondo
abbiamo utilizzato un fondo di questo tipo:
-circa 1 cm di materiale fertilizzato
-circa 7-8 cm di ghiaietto dalla granulometria di circa 1-2 mm, assolutamente NON calcareo.
Perché è importante utilizzare un ghiaietto NON calcareo?
Molte piante che si utilizzano in acquario sono delle piante che vivono normalmente in ambienti poveri di carbonati di calcio (GH e KH bassi), una elevata quantità di carbonati inibisce la crescita di molte piante.
Utilizzando una fertilizzazione a base di CO2 (anidride carbonica) andremo a sciogliere lentamente ma gradualmente i carbonati di cui è costituito il ghiaietto aumentando il KH e la conducibilità dell'acqua. Per evitare ciò, basta quindi acquistare un ghiaietto NON calcareo, quindi indirizziamoci verso i ceramizzati o verso i vari tipi di quarzo; fate attenzione che il ghiaietto cosiddetto "policromo" è sempre calcareo!
Il layout
Abbiamo voluto ricreare una armonia delle forme utilizzando la teoria della "sezione aurea".
Senza annoiarvi troppo (se volete potete trovare una descrizione di tale teoria in un altra sezione) la "sezione aurea" è un tipo di proporzione che si trova in molte forme della natura creando dei rapporti che l'uomo accetta come "belli ed armoniosi".
In particolare, il posizionamento della radice nel nostro acquario divide la lunghezza della base esattamente a due terzi; lo stesso discorso vale poi per l'altezza del legno ed abbiamo enfatizzato ciò, legando sulla sua estremità del Muschio di Java, punto in cui indugerà l'attenzione dell'osservatore.
Di nuovo le piante ci serviranno in questa fase per creare una armonia di contrasti sia per quanto riguarda il colore, sia per quel che riguarda la forma delle varie specie. Dietro il legno, sulla destra abbiamo sistemato le Vallisneria, queste saranno le piante che più tenderanno verso l'alto. Sulla parte frontale dell'acquario abbiamo sistemato delle Cryptocoryne wendtii green che rimarranno abbastanza basse; sul fondo di nuovo abbiamo due tipi di piante a stelo che opportunamente potate, creeranno un progressivo verso il fondo donando con la loro diversità di forma una sensazione di "armonia del diseguale".
La luce e la fertilizzazione
Abbiamo utilizzato dei tubi fluorescenti del tipo Osram Biolux 965 (15 Watt)
reperibili nei negozi di illuminotecnica.
L'unica fertilizzazione che provvederemo a fornire per un mese circa è la
anidride carbonica (CO2), per l'occasione abbiamo utilizzato il
micronizzatore della Askoll, il riduttore di pressione con adattatore sempre
della Askoll ed una bombola acquistata in un negozio di forniture
antincendio.
La manutenzione
Le piante a stelo andrebbero potate 10-15 giorni dopo l'allestimento e mantenute-potate qualora ne abbiano bisogno; ogni acquario è un mondo a se quindi riteniamo sia impossibile dare una "scadenza" nel potare.